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A Cosenza, mercoledì 1° maggio, In occasione dell’apertura straordinaria disposta dal Mibac per i luoghi della cultura italiani, l’Archivio di Stato resterà aperto al pubblico dalle ore 8 alle ore 20.

Sarà possibile visitare il chiostro monumentale cinquecentesco con i suoi affreschi raffiguranti scene dei miracoli di San Francesco di Paola e conoscere la storia del complesso monastico fondato nel 1510 dall'Ordine dei Minimi, oggi sede dell’Archivio di Stato. Saranno inoltre fornite informazioni sulle professionalità  impegnate nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale conservato nell'istituto.

Archivio di Stato di Cosenza
[t] 0984 791790
[@] as-cs@beniculturali.it
[w] www.archiviodistatocosenza.beniculturali.it

A Catania, mercoledì 1° maggio, apertura straordinaria dell'Archivio di Stato (via Vittorio Emanuele II, 156), a partire dalle ore 8.30, con un ricco calendario di eventi, sotto la responsabilità di Anna Maria Iozzia, direttore dell'Archivio di Stato di Catania, che terminerannio alle ore 18.30:

  • mostra Il 1° maggio a Catania;
  • proiezione del video della mostra virtuale I Gruppi di Difesa della Donna. Le volontarie della libertà dalla Resistenza alla nascita dell' U.D.I.;
  • mostra VICTORIA NOBIS VITA. Le ripercussioni della Grande Guerra su Catania e Provincia

La proiezione del video della mostra virtuale è fissata ai seguenti orari: 10; 12; 16; 17: 30
Ingresso gratuito con prenotazione facoltativa.

La mostra Il 1° maggio a Catania, curata da Anna Maria Iozzia, ripercorre attraverso giornali, manifesti e libri alcuni momenti delle celebrazioni del 1° maggio a Catania, a partire dal primo “1° maggio” organizzato nel 1890 da Giuseppe De Felice Giuffrida, il quale indisse - nella sede della società di mutuo soccorso “I Figli del Lavoro”, di cui era presidente - una riunione privata di tutte le società operaie e democratiche catanesi per fare atto di solidarietà con gli operai del mondo intero. La riunione diede luogo a disordini e scontri che, l'indomani, furono oggetto di discussione in Parlamento. Negli anni successivi il 1° maggio continuerà ad essere celebrato in forma privata con diverse manifestazioni, tra cui comizi, pubblicazioni di opuscoli divulgativi e di poesie di Francesco Foti e Mario Rapisardi e l'organizzazione del 1° Congresso provinciale (1893): i decreti del prefetto vietavano, infatti, le riunioni pubbliche e le processioni nelle pubbliche vie.
Il percorso espositivo termina con il 1° maggio 1981, giorno in cui – nell'ambito della “Rassegna internazionale del Cinema della Donna” promossa dal Centro Sudi di cinematografia “Germaine Dulac” di Catania per portare in primo piano il lavoro femminile nel settore cinematografico – furono proiettati al teatro Piscator due film, rispettivamente, della regista americana Maya Deren e della regista tedesca Jutta Bruckner e un cortometraggio dell'italiana Liliana Ginanneschi.

La mostra virtuale I Gruppi di Difesa della Donna. Le volontarie della libertà dalla Resistenza alla nascita dell'U.D.I., curata dalla funzionaria archivista Maria Nunzia Villarosa, ripercorre la storia dei Gruppi di Difesa della Donna, organizzazione di donne partigiane sorta a Milano nel novembre del 1943 e diffusasi nell'Italia del Nord, fino alla costituzione dell'U.D.I. (Unione Donne Italiane) nell'ottobre del 1945. La mostra, consistente per la maggior parte nell'esposizione di documenti appartenenti all'archivio de “I Gruppi di Difesa della Donna 1943 – 1945”, conservato presso l'Archivio Centrale dell'U.D.I. di Roma, mette in luce il ruolo fondamentale e il sacrificio immane delle donne durante la Resistenza italiana per la liberazione dal nazifascismo, al fronte come combattenti o staffette, ma anche nelle città, nelle campagne, nelle montagne, nelle fabbriche e nei vari posti di lavoro come semplici militanti o simpatizzanti. Il loro impegno, nell'assistenza ai “volontari della libertà” e nelle rivendicazioni sociali per migliori e più umane condizioni di vita, è stato fondamentale per il raggiungimento del sogno di un'Italia libera, giusta e pacifica.

La mostra VICTORA NOBIS VITA. Le ripercussioni della Grande Guerra su Catania e Provincia, curata da Anna Maria Iozzia, ripercorre i momenti più significativi della Grande Guerra e le sue ripercussioni su Catania e sulla Provincia. Si spazia dalla neutralità alla mobilitazione militare e civile, dal finanziamento della guerra attraverso i Prestiti nazionali al ruolo delle donne e del clero, dall'aspetto economico ai ragazzi del '99, dalla geologia militare alle principali operazioni militari e al fronte albanese, dalla produzione musicale alle caricature, dagli internati ai profughi e ai prigionieri, dai militari (gli eroi, gli autolesionisti, i disertori e gli imboscati) all'armistizio. Il percorso espositivo si conclude con l'inaugurazione da parte del re Vittorio Emanuele III nel 1930 del Sacrario dei caduti nella chiesa del monastero di S. Nicolò l Arena di Catania. Sono esposti, inoltre, cimeli (tra cui elmi e divise) appartenenti a collezionisti.

La locandina

Archivio di Stato di Catania
[t] 0957159860
[@] as-ct@beniculturali.it
[w] www.ascatania.beniculturali.it

Ad Avellino, martedì 1° maggio 2019, dalle ore 8 alle ore 14 e dalle 15 alle 21, l’Archivio di Stato nel complesso monumentale dell’ex “Carcere Borbonico” di via Verdi 17 sarà aperto al pubblico.

Durante quest’apertura straordinaria i visitatori, attraverso visite guidate alla struttura, potranno accedere ai locali di deposito dove sono conservati circa 12.000 metri lineari di documenti per circa 75.000 unità archivistiche e potranno anche ammirare alcuni degli esemplari più antichi e significativi della documentazione conservata. 

Archivio di Stato di Avellino
[t] 0825 779508
[@] mariarosa.postiglione@beniculturali.it
[w] www.asavellino.beniculturali.it

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