Direzione generale per gli archivi

Tutela

Tutela

La Direzione Generale per gli Archivi svolge le funzioni statali relative alla tutela del patrimonio archivistico italiano, costituito dai documenti dello Stato, comprendenti quelli degli antichi stati preunitari, degli enti pubblici territoriali e degli altri enti e istituti pubblici, nonché dagli archivi e dai singoli documenti di proprietà privata dichiarati di interesse storico particolarmente importante, come previste dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e dalle altre norme vigenti.

I compiti istituzionali della Direzione Generale vengono svolti in stretta cooperazione con gli organi periferici del settore sul territorio nazionale: gli Archivi di Stato con competenza provinciale (101 con 35 sezioni staccate) che tutelano la documentazione statale, e le Soprintendenze archivistiche con competenza regionale o interregionale (19), che vigilano sulla corretta formazione e conservazione della documentazione degli enti pubblici e privati e sull’osservanza degli obblighi previsti dal Codice dei beni culturali e accertano l’interesse culturale degli archivi privati, avviando il procedimento di dichiarazione.
 
Presupposto fondamentale di una efficace tutela del patrimonio archivistico è una adeguata attività di conoscenza, di studio e descrizione della documentazione che lo compone, al fine di individuare e valutare i beni da salvaguardare. Su tale base la Direzione Generale predispone le linee guida e coordina le attività di tutela e conservazione; effettua la verifica sull’attuazione degli indirizzi generali impartiti e sull’attuazione delle misure di sicurezza per la tutela degli archivi pubblici e  privati.

L’attività di tutela si traduce in provvedimenti amministrativi, come la dichiarazione di interesse culturale e le operazioni concernenti le acquisizioni e le autorizzazioni, entrambi settori di particolare rilievo nella gestione degli archivi privati. Altri provvedimenti della Direzione sono: l’esercizio del diritto di prelazione e del diritto all’acquisto coattivo all’atto dell’esportazione, l’istruzione della rivendica dei beni archivistici statali, il recupero in Italia e - tramite il Segretariato Generale - all’estero dei beni archivistici statali e non statali trafugati o illegittimamente esportati.

Le Soprintendenze archivistiche, organi periferici del Ministero per i beni e le attività culturali, accertano la qualità di bene culturale di interesse nazionale (come definito nel d. lgs. 22 gen. 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio… »Leggi tutto
In merito alle acquisizioni il Servizio II elabora indirizzi di carattere generale sia in ambito nazionale che internazionale. In particolare: esercita il controllo sulle case d’asta ed il mercato antiquario in riferimento al patrimonio archivistico nazionale in collaborazione con le… »Leggi tutto
Ai sensi dell’art. 35 del d.lg. 42/2004 è possibile richiedere contributi per la realizzazione di un intervento di riordinamento o di restauro di patromonio archivistico. Nel caso si tratti di documentazione conservata da privati, essa deve essere dichiarata di interesse… »Leggi tutto
In Italia, dopo l’alluvione di Firenze del 1966, le esperienze maturate a seguito di numerosi altri gravi eventi calamitosi – alluvioni (Piemonte 1984, Sicilia 2009, Liguria e Toscana 2011, Emilia Romagna e Sardegna 2013-2014), attentati (Firenze 1993), terremoti (Friuli 1976,… »Leggi tutto
Direzione Generale Archivi
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