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L’Archivio di Stato di Forlì-Cesena partecipa alla diciannovesima edizione della Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in Archivio. Quante storie nella Storia, promossa dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, dall’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e dall’ANAI – Sezione Emilia-Romagna. Gruppo di lavoro sulla didattica con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione. Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna, in programma dal 4 al 10 maggio 2020. Questa edizione, a causa dell'emergenza in corso, si concentrerà su contenuti ed iniziative fruibili a distanza su web e canali social.
Come In! Dentro i luoghi e le loro storie – A scuola di volo
4-10 maggio 2020
Nell’ambito del progetto europeo Come In! Dentro i luoghi e le loro storie, un evento di comunità promosso dal Comune di Forlì, che racconta il patrimonio architettonico e culturale della città attraverso il coinvolgimento dei cittadini, l’Archivio ha collaborato con gli alunni e i docenti di una classe quarta del Liceo Classico Statale forlivese. Il lavoro sulla documentazione archivistica, relativa alla vita dell’Ex Collegio Aeronautico di Forlì, attuale sede liceale, e dei suoi studenti, grazie al quale ricreare le vicende dell’istituto, dalla nascita fino al suo scioglimento nel 1943, è documentato da un laboratorio di comunicazione e dalla creazione di una pagina facebook dedicata all’iniziativa, con interviste a studenti e operatori (https://www.facebook.com/comeinforli).
L’attività confluirà in un evento pubblico Come in! Forlì legato al progetto, rimandato all’anno 2021.

La locandina
 

Per informazioni:

Archivio di Stato di Forlì-Cesena
[t]  0543 31217 (Forlì)
[@] as-fc@beniculturali.it 
[w] www.archiviodistato.forli-cesena.it

L’Archivio di Stato di Forlì-Cesena partecipa alla diciannovesima edizione della Settimana della didattica e dell’educazione al patrimonio in Archivio. Quante storie nella Storia, promossa dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna, dall’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e dall’ANAI – Sezione Emilia-Romagna. Gruppo di lavoro sulla didattica con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione. Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna, in programma dal 4 al 10 maggio 2020. Questa edizione, a causa dell'emergenza in corso, si concentrerà su contenuti ed iniziative fruibili a distanza su web e canali social.
Come In! Dentro i luoghi e le loro storie – A scuola di volo
4-10 maggio 2020
Nell’ambito del progetto europeo Come In! Dentro i luoghi e le loro storie, un evento di comunità promosso dal Comune di Forlì, che racconta il patrimonio architettonico e culturale della città attraverso il coinvolgimento dei cittadini, l’Archivio ha collaborato con gli alunni e i docenti di una classe quarta del Liceo Classico Statale forlivese. Il lavoro sulla documentazione archivistica, relativa alla vita dell’Ex Collegio Aeronautico di Forlì, attuale sede liceale, e dei suoi studenti, grazie al quale ricreare le vicende dell’istituto, dalla nascita fino al suo scioglimento nel 1943, è documentato da un laboratorio di comunicazione e dalla creazione di una pagina facebook dedicata all’iniziativa, con interviste a studenti e operatori (https://www.facebook.com/comeinforli).
L’attività confluirà in un evento pubblico Come in! Forlì legato al progetto, rimandato all’anno 2021.
 

Per informazioni:

Archivio di Stato di Forlì-Cesena
[t]  0543 31217 (Forlì)
[@] as-fc@beniculturali.it 
[w] www.archiviodistato.forli-cesena.it

Nel maggio del 2016, il Rav. Riccardo Shemuel Di Segni, rabbino capo di Roma, visitò la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto, accompagnato dal giornalista Andrea Tomasini.

Fu accolto da Luigi Rambotti, all’epoca responsabile della Sezione ed ora direttore dell’Archivio di Stato di Perugia. In quella circostanza Di Segni ebbe modo di prendere visione di alcuni documenti che testimoniano la secolare presenza di una comunità ebraica a Spoleto, almeno sin dal XIV secolo. Accanto all’abbondante documentazione d’archivio, la Sezione conserva anche una raccolta miscellanea di testi ebraici, in forma frammentaria, provenienti da coperte di protocolli notarili, cui si è aggiunta dal 2016 un prezioso frammento della Toseftà risalente all’anno Mille.

Un momento della vistita di Riccardo Di Segni

Archivio di Stato di Perugia
[t] 075 5724403; 075 5731549  
[@] as-pg@beniculturali.itaspg.urp@gmail.com
[w] www.archiviodistatoperugia.it

L'Archivio di Stato di Asti partecipa alla Festa dei Lavoratori pubblicando questo invito a una conferenza organizzata dal Partito Socialista Italiano sezione di Asti per il 1° maggio 1897.
Nell'oratore è possibile riconoscere l'avvocato Annibale Vigna (1862-1924). Tra i più importanti esponenti socialisti astigiani della sua epoca, fu tra i fondatori del settimanale socialista astigiano "Il Galletto", consigliere comunale di Asti dal 1899 e sindaco della città tra il 1913 al 1920, nonché deputato alla Camera tra 1900 e 1904 e ancora tra 1913 e 1919.

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/archiviodistatoasti/posts/914958488934658
Profilo Twitter: https://twitter.com/archiviostatoat/status/1256138523322847232?s=12

 

Archivio di Stato di Asti
[t] 0141 531229
[@] as-at@beniculturali.it
[w] www.archiviodistatoasti.beniculturali.it

Un anno fa il presidente Mattarella ci ricordava che «La festa del Primo maggio è una festa della Repubblica e della Costituzione, che indica nel lavoro un fondamento di civiltà, condizione di autentica libertà personale, di autonomia delle persone nella costruzione del proprio destino» (leggi il discorso completo). Potrebbe sembrare contraddittorio celebrare la Festa del Lavoro in un momento come il presente, nel quale la tutela dei beni supremi  della vita e della salute hanno imposto a tutti i cittadini italiani dei sacrifici, che in molti casi hanno trovato una diretta e grave ripercussione sull'esercizio di questo diritto fondamentale.

Per l'Archivio di Stato di Genova celebrare questa ricorrenza significa aiutare il suo pubblico a compiere un esercizio di memoria collettiva che ci aiuti ad affrontare le difficoltà del presente tenendo a mente il passato.

Il percorso della mostra virtuale Primo maggio - Percorso tra le fonti sul lavoro nel sito dell'AdS di Genova
 

Archivio di Stato di Genova
[t] 010 537561
[@] as-ge@beniculturali.it
[w] www.asgenova.beniculturali.it

"La cultura non si ferma!" è la pagina del sito Mibact che in questo periodo di chiusura dei luoghi della cultura, per emergenza coronavirus, permette agli italiani di rimanere in contatto on line con l’arte e la cultura direttamente da casa.

L’emergenza sanitaria in corso, dovuta alla devastante pandemia da covid-19,  ha messo a nudo ed ha evidenziato tutte le problematiche collegate al mondo del lavoro, in particolare le lacerazioni morali e fisiche di chi un lavoro non ce l’ha, di chi l’ha perso e di chi fa sacrifici enormi senza sicurezza e senza tutela.

Al riguardo, come consuetudine, è parso utile uno sguardo al passato.

Il 4 gennaio 1896, in previsione dell’elaborazione di una legge di tutela del lavoro delle donne e dei fanciulli, il Prefetto di Cosenza inviava al Ministero dell’Agricoltura, Industria e Commercio una relazione con gli orari di lavoro che si osservavano in alcune filande della provincia rilevando l’assenza del lavoro notturno, ma turni che cominciavano dal “mattino prestissimo”  fino a tarda sera. Il Prefetto riferiva di alcuni opifici tra i quali la filanda di Cosenza “ove sono impiegate donne e fanciulle di varia età, che lavorano dalle 4 alle 22.30 d’estate e dalle 6 alle 22.30 d’inverno”, spingendosi nella conclusione con un suggerimento: “l’abolizione totale o parziale del lavoro dei fanciulli importerebbe gran danno alle famiglie operaie, le quali fanno molto assegnamento sul lavoro di questi”.

 

Archivio di Stato di Cosenza
[t] 0984 791790
[@] as-cs@beniculturali.it
[w] www.archiviodistatocosenza.beniculturali.it

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