Il DM 27 novembre 2014, poi modificato dal DM 23 gennaio 2016, ha ridisegnato la distribuzione degli istituti periferici e ha loro conferito anche le funzioni in materia libraria, modificando la denominazione in Soprintendenze archivistiche e bibliografiche. In cinque casi, due regioni sono accorpate sotto un'unica direzione. E' il caso di Abruzzo e Molise, Puglia e Basilicata, Umbria e Marche, Veneto e Trentino Alto Adige, che si sommano alla preesistente Piemonte e Valle d’Aosta.
Le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, organi periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di livello dirigenziale non generale, provvedono alla tutela e alla valorizzazione dei beni archivistici e librari nel territorio di competenza. Con riferimento alle funzioni di tutela dei beni librari, le Soprintendenze archivistiche e bibliografiche dipendono funzionalmente dalla Direzione generale Biblioteche e possono avvalersi del personale delle Biblioteche statali. anche avvalendosi del personale degli archivi di Stato operanti nel territorio della regione.